La spazzolatura del parquet
07 December 2018 - Approfondimenti
Prima dell'era del parquet prefinito i pavimenti in legno di una volta si montavano al grezzo, e dopo averli incollati a terra venivano stuccati, levigati e poi tinti o verniciati con finitura trasparente.
Il poro del legno risultava piuttosto poco ricettivo, in quanto la levigatura lo lisciava al punto tale da chiuderne molta della naturale capacità di assorbimento dei liquidi. Va da sè che la protezione, che si applicava a rullo nel caso delle vernici o a straccio (o con apposite macchine) nel caso degli olii, risultava piuttosto un "film plastico" nel suo effetto finale (un po meno con gli olii, in quanto impregnando penetravano meglio la fibra del legno enfatizzandone il disegno naturale).
Oggi si usa prefinire il legno, ossia verniciare il parquet e prefinirlo prima della posa, doga per doga, in modo che si possano ottenere anche effetti particolari quali il decapé e le piallature a mano o l'effetto piano sega (ma questi sono temi che approfondiremo su altri articoli in futuro).
Come funziona la spazzolatura nel parquet prefinito
Per far si che il disegno naturale del legno emerga in tutta la sua tridimensionalità si pratica il procedimento della spazzolatura. Questo consiste in un trattamento attraverso il quale le doghe, prima della verniciaura o della tintura, vengono sottoposte ad un trattamento forzato per mezzo di una o più spazzole rotative ad alta velocità che scavano la venatura tenera dell'essenza per mezzo di cordini in acciaio treflonato (arrotolato).
Le spazzole possono essere più o meno aggressive, di acciaio più o meno duro, a filo libero (effetto graffiato) o a filo trefolato, oppure in materiale plastico detto Tynex che svasa le aperture della fiammatura esaltandone ancor più la matericità.
La spazzolatura ha un effetto particolarmente riuscito su legni dalle fiamme ampie come il larice, ma anche sul parquet di rovere ottiene effetti molto belli, purchè non si esageri con la profondità di scavo. In tal caso il rischio è quello di fare solchi grossolani che poi anche se colmati in parte dalle successive applicazioni di tinte e vernici, risulta difficile da mantenere pulito nel tempo, andando la micro sporcizia ad insidiare ogni anfratto della esagerata porosità scavata nel legno.
Consigli sul tipo di spazzolatura da richiedere per il parquet
Si consiglia sempre di richidere al proprio fornitore di parquet una spazzolatura media, a meno che non piaccia l'effetto rustico. Nel qual caso alla spazzolatura si può anche aggiungere l'effetto piallato e piano segato, o meglio ancora stuccare a mano le spaccature di un legno dalla scelta particolarmente rustica e nodata e tutte quelle fenditure che normalmente vengono colmate a filo con il piano del legno. In tal caso si percepirà un legno scavato anche dalle stuccature, come mostra la seguente foto, che rappresentata di un legno di rovere francese rustico termotrattato, spazzolato in grado 5/5 con spaccature stuccate scure a mano.
Questo procedimento permette non solo di dare profondità alle doghe di parquet, ma anche di sottrarre al pavimento quella pasta di legno particolarmente soggetta a graffiature, in quanto rappresenta la parte tenera della pianta. Per essere precisi la parte spazzolata della fibra del legno è quella parte di pianta che cresce in estate, con molto sole e poca acqua e scarsità di sostanze nutritive: nel caso del rovere questa parte cresce poco ed è stretta. La fiamma primaverile è quella meglio nutrita, quindi dura ed ampia. Tagliando in sezione un tronco di quercia da rovere, i cerchi degli anelli di crescita, visti in senso longitudinale rispetto al tronco, disegnano le infinite combinazioni delle sempre diverse fiammature del legno. Sono queste che poi diventano prima tavolame e poi doghe in rovere massiccio o supportate di parquet.
Come dicevamo qui sopra, ci sono vari gradi di spazzolatura: noi di Parquet Sartoriale per facilità di comunicazione la distinguiamo in 5 gradi di profondità, dove il primo quasi non scava il legno ma si limita a rendere il poro assorbente, da 2 a 4 si parla di spazzolature più o meno accentuate, mentre con grado 5 identifichiamo una spazzolatura così profonda e rustica che quasi nessuno la propone.
Se la spazzolatura non fosse abbastanza per il proprio desiderio di destrutturare il legno, si può esagerare richiedendo un effetto sabbiato.
È possibile modificare un pavimento in legno già posato?
Ultima considerazione va fatta sulla possibilità di spazzolare anche un pavimento già posato: oggi è possibile grazie a macchine con spazzole orbitali in acciaio e in tynex, che svolgono un lavoro simile a quello della spazzolatrice orizzontale da prefinitura, ma che inevitabilmente lasceranno svasature della fiamma più aperte, operando con un'azione di scavo orbitale e asportando sia in senso orizzontale che laterale la pasta debole del legno.
Non abbiamo parlato di altre essenze di legno abbastanza comuni come i legni esotici o il noce nazionale semplicemente perchè sono legni così duri e difficili da spazzolare che nessuno li propone con questa finitura, o comunque la si propone solo accennata.
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